venerdì 5 dicembre 2014

Spezzatino da infarto

Chi di voi mi legge spesso sa che odio i tifosi che protestano quando il calcio diventa schiavo delle televisioni, perché sono proprio quelle televisioni a permettere al calcio di sopravvivere e a quei tifosi di poter sognare acquisti di grande livello e successi sportivi. Personalmente ritengo che se non si vuole che il giocattolo si rompa, bisogna pur scendere a compromessi, ma questa volta sono uno dei primi a storcere il naso perché il prossimo turno di campionato, il quattordicesimo, rischia di entrare nella storia perché solo 3 partite saranno disputate in contemporanea domenica alle 15. Le dieci gare saranno infatti smistate tra venerdì e lunedì sera.


Gli appassionati di calcio sanno che la dilazione delle partite viene definita in gergo spezzatino, ma così tanti pezzettini di carne non si erano mai visti prima; Serie A da record negativo con l'incredibile spezzettamento delle dieci partite in otto orari diversi e quattro giorni. Finora il massimo era stato quattro giorni di gare e sette orari diversi, stavolta l'asticella si alza ancora un po'.
Si parte venerdì alle 20.45 dal Franchi di Firenze col primo anticipo, Fiorentina-Juventus, si chiude lunedì sera alle 22.30 (recuperi esclusi) col triplice fischio di Verona-Sampdoria al Bentegodi. Nel mezzo la maxi-suddivisione delle restanti partite. Sabato altri due anticipi con la Roma che ospita il Sassuolo alle 18 e il Torino che gioca in casa col Palermo alle 20.45. Domenica il tanto vituperato lunch match alle 12.30 al San Paolo tra Napoli ed Empoli. Alle 15 tre sfide: Atalanta-Cesena, Genoa-Milan e Parma-Lazio. Alle 20.45 Inter-Udinese, e già qui memorizzare orari e seguire tutte le partite sarà un'impresa da guinness, ma non è tutto. Lunedì addirittura due orari diversi, prima di chiudere al Bentegodi, c'è ancora spazio per un'altra gara, il primo dei due posticipi a Cagliari tra rossoblù e Chievo si giocherà alle 19. Otto orari diversi in quattro giorni, e sempre più tifosi rimpiangono il vecchio orario unico, ma non io, almeno non con convinzione; per un malato di calcio le partite non sono mai troppe, ma per un malato di fantacalcio, mandare la formazione il venerdì ipotizzando gli schieramenti del lunedì sera è quasi impossibile, senza tralasciare il fatto che per avere il risultato della partita si dovranno aspettare ben 4 giorni, che per chi è ansioso come me, significa un sensibile innalzamento della pressione con il rischio che lo spezzatino possa non solo risultare indigesto ma causare un infarto.

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