Care lettrici e cari lettori, scusatemi per la settimana di latitanza, sono stato molto occupato, ma ora eccomi qui a parlarvi dell'ennesimo fatto curioso avvenuto nel mondo del calcio...ovviamente italiano. Non amo lamentarmi del mio paese, ma onestamente credo che in nessun altro paese, civilizzato e non, sarebbe potuto accadere un fatto del genere, o se fosse successo non sarebbe passato in cavalleria come si suol dire. Ancora una volta il protagonista è il presidente FIGC Carlo Tavecchio, che con rispetto e ironia mi sento di paragonare all'italiano medio, quello del film di Maccio Capatonda; lascio a voi decidere se il presidente usi il 20% delle sue capacità celebrali o abbia assunto la pillola per sfruttarne solo il 2%.
Ma veniamo ai fatti: stavolta non è una gaffe al microfono a creare problemi al presidente della Federcalcio, bensì un libro. Si chiama "Ti presento il calcio" e l'autore è proprio lui, Tavecchio. Niente di strano, se non fosse che la Figc ha acquistato ben 20mila copie del volume, spendendo 07mila euro e prestando il fianco alle critiche legate al possibile conflitto di interessi. Il Fatto Quotidiano spiega come questa spesa sia stata approvata "nella delibera del 19 novembre 2014, in cui è stato citato solo il titolo del libro, senza indicare l'autore".
"Il presidente riporta le richieste promosse da alcuni Comitati Regionali e Provinciali interessati a disporre di copie del volume per farne dono ai giovani atleti tesserati quale strenna natalizia", recita la delibera, approvata all'unanimità evidenziando come l'editore si sia dichiarato disponibile a garantire la fornitura delle 20mila copie ancora disponibili a soli 5,38 euro più Iva in luogo degli 11,00 indicati dal prezzo di copertina.
A gettare acqua sul fuoco e provare a far chiarezza interviene una nota ufficiale della Federcalcio: "Il Comitato non ha ravvisato alcun conflitto di interessi, né anomalia nel fatto che il presidente Tavecchio fosse l'autore della pubblicazione, sia perché lo stesso non riceve alcun compenso sulle vendite sia perché il messaggio didattico ed educativo del libro è rafforzato proprio dal ruolo da lui ricoperto in Federazione".
Basterà questa spiegazione ufficiale per chiudere il caso? Assolutamente no!
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