mercoledì 12 novembre 2014

L'arbitro giustiziere: una logica c'è!

Non è una notizia freschissima, ma prima di parlarne volevo capire esattamente come era andata la vicenda prima di esprimere un parere visto che non ho potuto vedere alcun filmato dell'accaduto. Il protagonista di oggi è Callum Hinde, soprannominato "crazy", ma il gesto che ha fatto il giro del mondo non ha nulla di folle, o forse si; di sicuro è raro, anzi rarissimo. Durante una partita del campionato locale Canterbury & District Football League, in Inghilterra, l'arbitro Phil Bing fischia un calcio di rigore per una presunta spinta in area. Hinde si porta sul dischetto e ritenendo che il rigore non ci fosse, calcia il pallone debolmente tra le braccia del portiere. Ci si aspetterebbe un'ovazione per il gesto e forse anche un premio come già successo in casi simili, ma l'arbitro sorprendentemente gli mostra il cartellino giallo. L'unica consolazione è arrivata in seguito, quando i due club hanno deciso di pagargli la multa ricevuta come conseguenza dell'ammonizione.


La storia ha ovviamente suscitato clamore, ma nonostante la pressione mediatica, il cattivo della vicenda, Phil Bing, ha difeso la propria scelta affermando: "c'era confusione e forse sono stato l'unico che ha visto la spinta: ma gli atleti devono rispettare la mia decisione, giusta o sbagliata che sia. Se il giocatore avesse calciato alto o fuori, probabilmente non avrei fatto nulla. Davanti a 22 giocatori e a una ventina di tifosi avrei perso la mia credibilità se avessi lasciato correre". Il motivo dell'ammonizione è che il gesto si configurava come protesta contro la sua decisione; apparentemente folle ma pensandoci bene dietro una logica c'è.

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