E' da pochi minuti finita la finale dell'Europa League che vedeva sfidarsi allo Juventus Stadium di Torino Benfica e Siviglia, Portogallo contro Spagna. Dopo 120 minuti più recupero le porte restano inviolate e si va ai calci di rigore. Saprete già chi ha vinto ma vorrei fare un gioco; provate a capirlo da qualche indizio.
Il primo indizio riguarda il Siviglia che ha vinto nella sua storia due Coppe Uefa consecutive nel biennio 2005-2007, che non ha mai perso una finale europea e che ha vinto l'ultima proprio ai rigori.
Il secondo indizio riguarda il Benfica che ha disputato 7 finali di Coppa dei Campioni vincendone solo due e 2 finali di Coppa Uefa perdendole entrambe.
Con questi semplici indizi avreste sicuramente scommesso, prima che si tirassero i calci di rigore, sul Siviglia e avreste vinto; in questa competizione la squadra spagnola ha vinto la sua terza finale su tre disputate e quella portoghese ha perso la sua terza finale su tre disputate.
Ma si può parlare solo di sfortuna per il Benfica o c'è di più? Vi racconto una storia, forse un pò romanzata ma neanche troppo: siamo nel 1962, a maggio per la precisione, e il Benfica di Eusebio, uno dei più grandi attaccanti portoghesi di sempre, stravince la sua seconda Coppa dei Campioni di fila battendo con un netto 5-3 il Real Madrid di Di Stefano che si era portato in vantaggio di due gol. L'allora allenatore della squadra di Lisbona, potendo contare su un doppio trionfo europeo e su altrettanti campionati, si reca dal suo presidente chiedendo un adeguamento dell'ingaggio. Il presidente glielo nega, scatenando le ire dell'ungherese Guttmann che si licenzia e scaglia contro la società una maledizione: " da qui a 100 anni il Benfica non vincerà più una Coppa dei Campioni".
L'anno successivo con il nuovo tecnico Riera la squadra arriva in finale ma perde con il Milan; passano due anni e, nel 1965, è l'Inter di Herrera a battere il Benfica sempre in finale. Il 29 maggio del 1968 tocca poi al Manchester United battere in finale i portoghesi per 4-1, ma non è finita. Vent'anni dopo ancora una finale persa, questa volta ai rigori contro gli olandesi del PSV e, due anni dopo, è ancora il Milan a portare avanti la maledizione di Guttmann che ha portato la squadra di Lisbona a perdere cinque finali su cinque della maggiore competizione europea. Volendo però estendere il discorso anche alla Coppa Uefa, le finali perse diventano ben 7; nel 1983 è l'Anderlecht a battere il Benfica nella doppia finale e l'anno scorso ci ha pensato il Chelsea. I tifosi lusitani pensavano, dopo 52 anni che la maledizione fosse finita e invece con la sconfitta ai rigori di questa sera potremmo dire che Guttmann batte Benfica 8-0.
Io non credo alle maledizioni ma se fossi un tifoso delle Aquile di Lisbona forse comincerei a crederci!
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