Prima o poi doveva succedere che nella finale della più importante competizione per club europea ci fosse un derby. Ebbene sì, dal 1955 mai si era verificato che si sfidassero in finale di Coppa dei Campioni ora chiamata Champions League due squadre della stessa città; l'evento era talmente improbabile che si è cominciato a chiamare derby le sfide tra squadre della stessa nazione, partite che però non hanno la stessa intensità e fascino di una stracittadina. Derby nazionali ce ne sono stati molti, ultimo dei quali proprio lo scorso anno con la sfida tra il Bayern campione e il Borussia; in finale ci sono stati anche derby italiani come nella stagione 2002-2003 dove all' Old Trafford di Manchester si sono sfidate la Juventus e il Milan vincente poi ai calci di rigore. Ma, a livello di stracittadine, si ricordano solo quarti di finale ed una storica semifinale che, sempre nella stagione 2002-2003, ha visto sfidarsi l'Inter e il Milan che ha passato il turno grazie alla regola dei gol realizzati in trasferta.
Quindi prepariamoci ad assistere, sabato 24 maggio, ad una partita storica tra le due maggiori squadre di Madrid. Storica per diversi motivi: sfida tra il calcio fisico dell'Atletico e quello più tecnico del Real, sfida tra due squadre con fatturati e portafogli diametralmente opposti, sfida tra due tifoserie tra le più calde d'Europa, sfida tra una squadra che non ha mai vinto la Champions e l'altra alla ricerca dell'altrettanto storica "decima". Nella stagione 2001-2002 il Real ha vinto infatti la sua nona e ultima Champions battendo in finale per 2 a 1 a Glasgow il Bayer Leverkusen; da quella sera ha cercato invano per oltre dieci anni di raggiungere la vittoria numero 10 e ora, finalmente, ha la possibilità di riuscirci anche grazie ad un po' di Italia: l'allenatore Carlo Ancelotti infatti è riuscito dove aveva fallito anche lo special one Mourinho. Non dimentichiamo poi che le due squadre si stanno contendendo anche il successo nella Liga con l'Atletico che al momento conserva un piccolo vantaggio anche grazie ad una vittoria ed un pareggio negli scontri diretti.
Forse l'unica cosa che avrebbe potuto rendere ancora più mitica la partita sarebbe stato disputarla in Spagna ma, come sappiamo, l'Uefa decide anni prima dove verrà disputata la finale nella partita unica e, quest'anno, è toccato a Lisbona. Sarebbe potuto andare peggio per i tifosi che,credo, affronteranno più che volentieri i 600 km che separano le due città iberiche.
Sarà più forte la motivazione della squadra che vede vicinissimo il primo successo o quella della squadra che ormai da troppi anni non riesce a primeggiare in Europa? Saranno più forti le motivazione dello scatenato Cholo Simeone, alla prima finale importante da allenatore con la possibilità di vincere un trofeo che manca nel suo palmares anche di calciatore o la calma serafica del Carletto nazionale che ha già vinto la Champions due volte da giocatore e due volte da allenatore sempre con il Milan?
Solo 24 giorni e avremo tutte le risposte!
Nessun commento:
Posta un commento