lunedì 13 ottobre 2014

The show must go on! Forever?

Una grande paura ieri a Crotone: il potere dei calabresi, Caio Gobbo Secco, 23 anni, è stato colpito, al minuto 17, dal ginocchio sinistro del suo compagno di squadra Ferrari, durante la sfida contro il Pescara. Scontro fortuito a seguito del quale il numero uno brasiliano, in prestito dal Parma, è finito giù colpito duramente nella parte bassa del volto. Dopo pochi attimi Secco è svenuto ed è stato subito panico e paura tra i compagni di squadra e gli avversari: mani nei capelli per tutti, qualche lacrima e la mente che torna alla tragedia di Morosini. Pronto l'intervento dei medici dei due club che gli hanno tirato fuori la lingua dalla bocca, impedendo così il soffocamento. Dopo circa 40 secondi il sudamericano si è ripreso, ma è stato comunque portato in barella con il collo bloccato all'ospedale; l'esito della TAC è stato per fortuna negativo e il giocatore resterà comunque ventiquattr'ore sotto osservazione. Non c'è stato bisogno del defibrillatore che comunque è stato portato prontamente in campo.
Una delle cose più sconcertante della vicenda e che qualche giocatore abbia posto la questione dell'assegnazione o meno del gol: dopo lo scontro tra Ferrari e Secco la palla è infatti finita in rete. Per fortuna l'arbitro ha annullato il gol affermando di aver sospeso il gioco prima che il pallone varcasse la linea perché lo scontro gli era sembrato subito grave e voleva l'istantaneo intervento dei soccorsi, ma a mio parere anche solo chiedere il gol rasenta l'assurdo.


Giornata sfortunata quella di ieri che ha registrato anche un altro episodio di cronaca a Recanati nella sfida con il Campobasso: un giocatore ospite, che era in panchina, Matteo Monti, si è sentito male a causa di un attacco epilettico. Il calciatore è stato prontamente soccorso prima dell'arrivo dell'ambulanza che lo ha trasportato all'ospedale e le sue condizioni sono rassicuranti. L'arbitro della partita, di comune accordo con i capitani delle due squadre, ha deciso di sospendere l'incontro.
In entrambi gli episodi i protagonisti hanno rischiato la vita e fortunatamente sono fuori pericolo, ma la cosa che mi fa riflettere è che nel primo caso la partita non sia stata sospesa e addirittura ci sia stata la richiesta dell'assegnazione della rete. Mi domando come sia possibile non fermarsi e pensare addirittura al gol dopo aver vissuto attimi così tremendi. Ho sempre ritenuto - e continuerò a farlo - il calcio uno spettacolo e non ho mai condiviso lo slogan "the show must go on" perché a volte fermarsi è la cosa migliore. 

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