giovedì 26 giugno 2014

Ai Mondiali Sony batte Apple

Non esiste evento sportivo che non sia anche un'importante vetrina per giocatori, allenatori e addetti di ogni campo; non fanno eccezione il marketing e il merchandising. A pochi giorni dall'inizio del Mondiale di Brasile 2014, la Beats, società famosa per le sue cuffie, acquistata da Apple per la cifra record di 3,2 miliardi di dollari, aveva pubblicato uno spot che vedeva protagonisti grandi nomi del calcio internazionale con la stella verdeoro, Neymar, in testa. L'effetto pubblicitario che si ottiene quando un personaggio sportivo si mostra con un determinato prodotto è notevole, soprattutto se l'atleta gode di una certa fama; questo vale per scarpe, indumenti, bibite, ma sicuramente ha un effetto maggiore se si tratta di un prodotto utilizzato spontaneamente e non perché sponsorizzato. Sono molti infatti i calciatori che nel prepartita si concentrano ascoltando musica mediante l'uso di cuffie e sono numerosi quelli che le indossano con la "b" in bella vista.


La FIFA, il massimo organo del calcio mondiale, ha vietato l'utilizzo delle cuffie Beats sia prima della partita che durante gli incontri con la stampa e altre occasioni ufficiali che coinvolgono la federazione. Il motivo di tale provvedimento è un accordo preso prima dell'inizio del mondiale con uno degli sponsor del torneo, la Sony. Non è la prima volta che accade un episodio del genere: proprio in occasione delle ultime Olimpiadi invernali di Sochi 2014, Samsung, sponsor ufficiale della manifestazione, chiese ai partecipanti di coprire eventuali loghi Apple presenti sui dispositivi utilizzati. Con la stessa finalità di tutelare il proprio brand, la società sudcoreana regalò addirittura ad alcuni atleti il proprio dispositivo, a condizioni di non utilizzare dispositivi di un'altra marca.

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