In quella che avrebbe dovuto essere una delle partite più
avvincenti del primo turno dei Mondiali di Brasile 2014 abbiamo invece
assistito ad uno spettacolo davvero di bassa categoria. In campo sono scese la
corazzata teutonica, sempre accreditata all'inizio di un mondiale di ottime
possibilità di arrivare tra le finaliste, e la compagine capitanata dal pallone
d’oro, nonché fresco vincitore della Champions League con il suo Real Madrid,
Cristiano Ronaldo. Germania contro Portogallo, sulla carta una partita
equilibrata; da un lato la concretezza tedesca e dall'altra la fantasia
portoghese. L’inizio è abbastanza equilibrato con la Germania che spinge di più
ma rischia di subire il gol per colpa del suo capitano, Lahm schierato in un’inedita
e a mio avviso azzardata posizione di regista. Lui, che aveva impressionato nel
2006, nel mondiale disputato in patria, da laterale difensivo con le sue
sgroppate e i chilometri macinati, relegato a uomo solo davanti alla difesa. Commenti
tattici a parte, già al dodicesimo minuto i tedeschi passano in vantaggio
grazie ad un rigore abbastanza netto realizzato da Muller. Al minuto 28 la
punta portoghese, Hugo Almeida, da poco definito in modo poco gentile, “pachidermico”
dal telecronista Sky Compagnoni si infortuna ed è l’inizio della fine; 4 minuti
dopo la Germania raddoppia con Hummels che incorna su calcio d’angolo svettando
tra i due difensori portoghesi che sono tutt'altro che esordienti. Su questo
gol la Cancelliera Angela Merkel si alza in piedi per applaudire i suoi
giocatori, mostrando una delle sue famose giacche di colore discutibile, abbinata ad un pantalone bianco che se la vedesse Enzo Miccio impazzirebbe. Il 2-0 affossa
psicologicamente i lusitani e, al trentasettesimo Pepe, uno degli uomini più
rappresentativi, perde la testa allargando un po’ il braccio su Muller che si
butta a terra con le mani al volto; l’arbitro non ravvisa l’irregolarità, ma il
difensore portoghese va a dirne quattro all'avversario ancora a terra
rifilandogli una leggera testata che l’arbitro, questa volta, valuta da
sanzionare con il rosso diretto. Dopo poco Muller realizza il 3-0 chiudendo già
nel primo tempo una partita che ha decisamente deluso le aspettative.
A tenere viva la nostra attenzione ci pensa però ancora
Maurizio Compagnoni che, per non essere da meno del suo collega della Rai
Stefano Bizzotto, comincia a snocciolare aneddoti ai limiti della querela; il
più succoso riguarda la prima partita in assoluto giocata dalla Nazionale
tedesca, svoltasi negli anni trenta a Firenze, e che sarebbe passata alla
storia per un incasso di ben 53.000 lire. Le squadre vanno negli spogliatoi e
ci si illude che la partita sia finita ma l’arbitro ha fischiato solo due volte
e quindi mancano ancora 45 minuti.
Il secondo tempo ci regala poche emozioni tra le quali
annovero CR7 che si trasforma in “super saiyan” per protestare con l’arbitro
per un rigore abbastanza netto non assegnato, e il 4-0 della Germania
realizzato ancora da Muller che, con questa tripletta, diventa capocannoniere
del Mondiale.
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