Il primo gol del mondiale è un'autorete realizzata da Marcelo, difensore del Real Madrid e del Brasile, nonché sosia di Ficarra, che batte il proprio portiere all'undicesimo minuti, portando clamorosamente in vantaggio la Croazia. Neymar pareggia pochi minuti dopo con un colpo di biliardo, ma il bello deve ancora venire.
Nel secondo tempo, dopo l'uscita di uno scolorito uomo verde (Hulk), il capofamiglia dei Flintstones (Fred), autore di una prestazione davvero impalpabile, inganna l'arbitro giapponese che fischia un calcio di rigore per un fallo che potremmo eufemisticamente definire inesistente. Dal dischetto ancora Neymar porta in vantaggio il Brasile che rischia poco dopo un'altra clamorosa autorete con David Luiz, sosia di Telespalla Bob dei Simpsons; nei minuti di recupero, a realizzare la rete del definitivo 3-1 ci pensa la statuetta Oscar.
Il commissario tecnico della nazionale verdeoro Scolari, sosia dell'attore Gene Hackman, può così festeggiare per i primi tre punti del girone, ottenuti vincendo una partita che ha visto la sua squadra giocare troppo contratta e forse un po' timorosa.
Questo, a mio avviso, era il modo migliore per raccontare una partita che quasi tutti avranno visto e che non ha certo offerto interessanti spunti né dal punto di vista tecnico né dal punto di vista dello spettacolo. La stessa regia internazionale, pur di far vedere qualcosa di interessante, ci mostra la nuova tecnologia per i gol fantasma sull'autorete di Marcelo, dove di fantasma c'è solo la faccia di Julio Cesar visto che il pallone è arrivato fino alla rete.
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