mercoledì 25 giugno 2014

GIUSTO COSI'

E' giusto così. L'Italia ha meritato di non qualificarsi per gli ottavi di finale del mondiale brasiliano; è stato un fallimento su tutta la linea. Ha fallito l'allenatore, hanno fallito i giocatori e anche i tifosi non mi sono piaciuti. Prandelli, che premetto stimo molto come persona, si è rivelato debole, senza idee chiare, ma sopratutto senza le palle per portare avanti le proprie decisioni. Già ci sarebbe da discutere sulle convocazioni, ma ognuno di noi avrebbe portato i suoi 23, eppure dopo una prima partita vinta con un determinato modulo e determinati giocatori che hanno dimostrato di meritare la maglia azzurra, il ct ha inspiegabilmente deciso di stravolgere tutto nella seconda partita. E poi, sotto l'offensiva dell'opinione pubblica, si è sconfessato nella terza partita, passando alla difesa a 3, giocando con un centrocampo a 5 senza avere gli interpreti giusti e schierando 2 attaccanti che mai avevano giocato assieme e che nelle rispettive squadre sono abituate a giocare come unica punta. Anche volendo tralasciare le sostituzioni al limite del ricovero neurologico, il nostro commissario tecnico ha fallito e deve confermare le sue dimissioni. Hanno fallito i giocatori perché nessuno si è salvato dalla disfatta; troppo molli, troppo lenti, troppo leziosi, per nulla incisivi. Se poi fossero vere le notizie uscite sul comportamento di Cassano, Balotelli e altri durante il ritiro, il giudizio potrebbe solo peggiorare. Metto sul banco degli imputati anche i tifosi perché, sondando le opinioni sui social, ho trovato troppo poco patriottismo, giustificato con la presenza di troppi giocatori della Juventus. Da che mondo è mondo e quindi, da che il calcio è il calcio, i commissari tecnici della Nazionale hanno sempre scelto un sostanzioso "blocco" della squadra che esprimeva il miglior calcio in Italia e, volenti o nolenti, i bianconeri da tre anni dominano nella serie A e, anche se in campo internazionale hanno fallito, a mio avviso era giusto puntare su di loro.


E non venitemi a parlare di errori arbitrali o del nuovo Moreno, perché c'era un rigore su Cavani, l'espulsione di Marchisio, forse un po' severa, ci poteva stare perché l'intervento è scomposto e rischia di fare male all'avversario e il morso di Suarez si nota solo dopo diversi replay e, dalla visuale del guardalinee, sembra solo una testata, neanche troppo cattiva. Non fraintendetemi, anche io da tifoso sono deluso e durante la partita ero arrabbiato con l'arbitro ma poi, a mente lucida, occorre essere obiettivi.


Ora partiranno le solite critiche sulle società che non fanno giocare i giovani e comprano troppi stranieri, ma la verità è che il nostro è stato un fallimento strutturale e che non bisogna vergognarsi di ammettere che non avremmo meritato di passare il turno e che, se anche fossimo riusciti ad arrivare agli ottavi, non avremmo potuto che fare un'ulteriore brutta figura quindi, alla fine, è GIUSTO COSI'.

L'unica cosa ingiusta in questo day after è dover assistere ancora una volta impotenti alla morte di un tifoso; è infatti arrivata la notizia della morte di Ciro Esposito, vittima degli scontri della finale di Coppa Italia di cui mi sono già occupato in diversi post.

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