Qualche giorno fa è uscita la notizia che il Milan avrebbe venduto il pullman della squadra per una cifra intorno ai 150 mila euro scatenando l'ironia della rete. Subito su Twitter sono apparse battute condite da hashtag e fotomontaggi; la notizia ha fatto il giro del web, in una situazione societaria già delicata, contribuendo ad alimentare i sospetti che l'austerity avesse investito persino il reparto a quattro ruote della società oppure che il club avesse preso la decisione punitiva di far viaggiare a piedi i giocatori. Secondo i ben informati il pullman rossonero sarebbe stato venduto a un'azienda privata del settore dei trasporti, che metterà a disposizione gli autisti. Sulla fiancata del pullman rimarrà invece il marchio della società.
Dopo le ironie dilagate sul web, emergono dettagli che aiutano a fare chiarezza e a sgonfiare il caso scoppiato intorno alla vicenda; il giorno dopo l'uscita dell'articolo di Repubblica arriva un po' più di chiarezza sulla vicenda grazie alle colonne di Milano Finanza. Secondo il quotidiano finanziario, non si è trattato di vendita, bensì di subentro al leasing acceso per il mezzo da parte di un'altra società di trasporti, che userà il pullman per le proprie attività.
La dirigenza rossonera ha trovato una società che subentra al leasing acceso per il mezzo. Tradotto, il pullman verrà ceduto ad una società esterna che finirà di pagarlo e in futuro lo impiegherà per nuovi lidi e orizzonti (dopo averlo sbrandizzato). Ma neanche un euro liquido è entrato nelle casse rossonere.
Il Milan ha in tal modo optato per l'esternalizzazione della logistica dei trasporti, affidandola dopo regolare gara d'appalto alla Castano/Frigerio Viaggi che metterà a disposizione un nuovo pullman più grande (da due assi a tre, come quello bianconero), con a bordo tutti i comfort e tutti i loghi del caso sulla fiancata.. Un sistema già adottato da Juventus e Inter, e che dalla prossima stagione consentirà al Milan di risparmiare circa 150 mila € l'anno a fronte di un servizio di qualità superiore.
Nessun pericolo nemmeno per lo storico autista del Milan, Domenico Gelsomino, il cui contratto di lavoro è stato rilevato dalla stessa azienda esterna per le identiche mansioni. Insomma, molto rumore per nulla.
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