giovedì 11 settembre 2014

C'è solo una pazza Inter

Una delle notizie calcistiche più importanti degli ultimi giorni è senza dubbio quella che riguarda l'inno dell'Inter; meno male che contro il Sassuolo tornerà "Pazza Inter" perché eravamo proprio stufi di sentire "C'è solo l'Inter". A parte il sarcasmo la vicenda è seria e risale a circa due anni fa quando, secondo colei che detiene i diritti della canzone, Rosita Celentano, il club nerazzurro le avrebbe telefonato per chiedere il permesso di regalare l'inno a chi faceva la tessera. La figlia del "molleggiato" si è detta contenta dell'idea ma ha chiesto all'Inter di regolarizzare i pagamenti di quanto dovutole dal 2003. La stessa Rosita sottolinea che la cifra richiesta non era così assurda (100.000 euro) - e lei non era sarcastica - e che in seguito è stata contattata solo dai legali nerazzurri che le avrebbero chiesto di regalare i diritti, senza sapere che "non potevo farlo nemmeno volendo perché appartengono agli autori". La prima cosa che mi è venuta in mente è che se io legalmente non posso regalare i diritti, ma se avessi potuto l'avrei fatto, mai e poi mai chiederei di essere pagato; ma forse questo concetto è troppo complesso. 
Comunque la trattativa, a quanto si apprende dal profilo Twitter della stessa Celentano, sembra essersi conclusa e l'Inter dovrebbe riavere il suo ritornello "Amala" contro il Sassuolo, il 14 settembre alle ore 15.00. Il condizionale è d'obbligo in queste situazioni, soprattutto visto che la vicenda era stata portata in tribunale.


Ci sono però due domande che mi perplimono: per quale motivo per 10 anni nessuno ha chiesto il pagamento dei diritti?, ma soprattutto come ci rimarrà il tifosissimo Elio, autore del brano che i tifosi nerazzurri hanno ascoltato a San Siro fino a settimana scorsa, sapendo con quanto clamore sia stato annunciato il ritorno dell'inno precedente?

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