lunedì 1 settembre 2014

Il maiale di Varsavia

Pur essendo questo un blog sul calcio, non scrivo spesso per commentare gli aspetti prettamente sportivi e quindi oggi non parlerò di come è andata la prima giornata di campionato, ma mi limiterò a dire che non vedevo l'ora e che, come avevo predetto, la bomboletta spray è stata inutile (Inutile complicazione).
Oggi voglio parlare di un maiale e non mi riferisco ad Ancelotti, così simpaticamente apostrofato dai suoi stessi tifosi bianconeri qualche anno fa. Il maiale in questione è quello comparso nella coreografia di qualche giorno fa della tifoseria del Legia Varsavia. Veniamo ai fatti: nel preliminare di Champions League si sono sfidati il Celtic Glasgow e la squadra polacca; il risultato finale sul campo è stato di 6-1 per il Legia, ma alla fine a qualificarsi è stato il Celtic perché i polacchi nella gara di ritorno hanno schierato per pochi minuti un giocatore in realtà squalificato.


Così, dopo vari ricorsi non accettati, ecco la contestazione nei playoff di Europa League, questa volta vinti regolarmente contro i kazaki dell'Aktobe. I supporter del Legia hanno esposto una coreografia con un maiale all'interno dello stemma UEFA e la scritta: "Perché il calcio non conta, contano solo i soldi". Personalmente ritengo giusto che la federazione abbia fatto rispettare i regolamenti punendo la squadra di Varsavia però sono rimasto colpito dalla protesta che, pur essendo poco elegante, non è sfociata nella violenza. 
Aggiungo solo che la storia non finisce qui perché proprio la finale di Europa League si giocherà nello stadio della capitale polacca.

2 commenti:

  1. Dissento. A me la bomboletta è piaciuta e l'ho trovata spesso un deterrente non da poco

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    1. Rispetto tutte le opinioni ma come dicevo nel mio post di settimana scorsa il problema è che spesso non serve a far rispettare la distanza, come si è visto in Palermo Sampdoria di ieri sera e come segnalato dalla Gazzetta dello Sport di oggi.

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