venerdì 26 settembre 2014

Guardalinee anticorruzione

Chi mi segue sa che mi piace analizzare il calcio scoprendo episodi curiosi e chi mi legge per la prima volta lo imparerà subito. Oggi il protagonista del mio racconto è un guardalinee albanese che, durante una partita è entrato in campo, si è tolto la casacca davanti all'arbitro e ai calciatori, ovviamente sbalorditi, ed ha mostrato una canottiera con la scritta "Kerbadj e Hammum, una storia di un gioco truccato", dirigendosi poi negli spogliatoi fra gli applausi del pubblico.


Il signor Mahmud Munir Bitam, assistente internazionale, è diventato una star del campionato algerino per la sua clamorosa protesta in uno stadio della Serie B: i due nomi che ha accusato pubblicamente sono quelli del capo della commissione arbitrale e del presidente della federcalcio algerina, che gli avrebbero fatto proposte per truccare alcune partite. Il problema della corruzione è molto avvertito nel calcio algerino tanto che, ai tempi di Mubarak, l'Egitto minacciò addirittura una crisi diplomatica con Algeri, dopo pesanti denunce di manipolazione nelle qualificazioni per la Coppa d'Africa. 

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