mercoledì 24 settembre 2014

I gatti hanno 7 vite, lui almeno 2

Settimana scorsa, nell'esordio della Roma in Champions League, la vittima sacrificale, battuta con un netto 5-1, è stato il CSKA Mosca e come mio solito non voglio parlare della partita, ma della curiosa storia di uno dei protagonisti. Parlo dell'allenatore della squadra russa, Leonid Slutsky, 43 anni e qualcosa da raccontare: quando aveva 19 anni era un promettente portiere. Solo che un giorno vide il gatto della vicina di casa in difficoltà, salì su un albero per salvarlo e sfortunatamente scivolò, frantumandosi letteralmente un ginocchio. Fine della carriera da portiere, "Così decisi che non avrei mai avuto gatti" - ci mancherebbe aggiungerei io - racconta oggi che è tecnico campione di Russia da due stagioni consecutive, nonché allenatore dell'anno nel 2013-2014.


In tema di carriere stroncate non posso non citare Luciano Re Cecconi, al quale però andò decisamente peggio. Centrocampista mai dimenticato dai tifosi laziali, la sera del 18 gennaio 1977 si trovava con due amici per accompagnarne uno a ritirare dei prodotti in una gioielleria a Roma in zona Collina Fleming; quando i tre entrarono nel negozio, secondo la versione ufficiale Re Cecconi estrae una pistola ed esclama "questa è una rapina" con l'intenzione di fare uno scherzo all'amico commerciante il quale però non riconosce i due calciatri. Re Cecconi viene colpito in pieno petto da un colpo di pistola e muore in ospedale poco dopo a soli 28 anni. Alla luce di tutto ciò l'allenatore del CSKA Mosca può assolutamente ritenersi fortunato.

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