giovedì 25 settembre 2014

Non è una consolazione ma...

Sono sempre il primo a schierarsi contro i tifosi italiani appena si rendono protagonisti di scene a dir poco censurabili ma per una volta parlerò di tifosi, o meglio teppisti, stranieri. In particolare vorrei occuparmi di due casi ben distinti che sono avvenuti nei giorni passati; il primo riguarda la tifoseria del Cska Mosca che, in Champions League, si è resa protagonista di violenti scontri con gli steward allo stadio Olimpico e che non possono certo essere giustificati dall'accoltellamento avvenuto prima della partita di due connazionali ad opera di tifosi giallorossi. Ho già raccontato l'episodio in un mio recente post (Dal fastidio alla vergogna), ma ponevo l'accento più sui tifosi finiti in ospedale, oggi invece, dopo aver letto che decine di tifosi russi sono stati denunciati e fermati, il mio pensiero va a quei poveri steward che per pochi euro e senza aver nessun potere si trovano in situazioni veramente paradossali.


Il secondo episodio di cui vorrei parlare è occorso sempre ad alcuni steward ma questa volta inglesi e il discorso è molto diverso visto che le leggi d'oltremanica li tutelano dando loro, all'interno dello stadio un potere maggiore. Comunque veniamo ai fatti: durante l'intervallo di una partita della loro Serie B si è accesa una rissa tra i tifosi ospiti e gli uomini in casacca gialla; dopo quasi un minuto di pestaggio, gli steward sono riusciti ad allontanare un facinoroso, ma proprio mentre cercavano di portarlo fuori dallo stadio si è scatenata tutta la rabbia dei tifosi e si è quindi acceso un secondo tafferuglio molto più violento del primo che ha portato al ferimento di un uomo della sicurezza.
So che parlare di episodi di violenza non riguardanti tifosi italiani non è una consolazione ma almeno non mi si potrà accusare di essere troppo duro solo con i miei connazionali.

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