martedì 29 aprile 2014

La Lega Calcio disonora i morti di Superga?

Nella riunione di ieri a Milano della Lega Calcio sono successe diverse cose, dalla sfuriata del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, non certamente nuovo a certi comportamenti, alla discussione sulla vendita dei diritti televisivi del prossimo triennio 2015-2018 che comunque, per la cronaca, porteranno almeno un miliardo di euro, cifra tra le più alte in Europa alla faccia di quelli che sono contro le tv. Ma la decisione che forse ha fatto più scalpore nella giornata uggiosa di ieri è stata quella di non spostare la partita del prossimo 4 maggio tra Chievo e Torino. Molti di voi staranno pensando: tutto questo clamore per una partita non spostata? In effetti di solito fanno notizia le partite spostate come successe quasi due mesi fa con il derby di Genova che per motivi di audience si sarebbe dovuto disputare la domenica alle 12.30 e che, dietro "ricatto dei tifosi", venne spostata al lunedì sera. Concentriamoci però un momento sulla data della partita confermata, il quattro di maggio. Per i più giovani sarà una data come un'altra, ma per la storia del calcio è una data indelebile; parliamo del 1949, alle 17.03 l'aereo Fiat G.212 della compagnia aerea ALI si schiantò contro il muraglione del terrapieno posteriore della Basilica di Superga, sulla collina torinese, con a bordo l'intera squadra del Torino causando la morte di 31 persone. Sempre per i più giovani sottolineo che quel Torino era il "Grande Torino" cioè una squadra che negli anni quaranta fu pluricampione d'Italia e i cui giocatori formavano la colonna portante della nostra nazionale. La squadra stava tornando a casa da Lisbona dopo aver disputato un incontro amichevole contro il Benfica. Per farvi comprendere la portata della tragedia segnalo che per lo shock la nazionale, l'anno seguente, si recò ai Mondiali in Brasile in nave; il Torino fu proclamato vincitore del campionato a tavolino e gli avversari di turno schierarono le formazioni giovanili nelle restanti quattro partite. E' difficile, se non addirittura impossibile, per chi come me non ha vissuto quei momenti spiegare ciò che quel giorno significa per molti tifosi ma, nonostante ciò mi chiedo quale sia il modo migliore per onorare quei campioni. Una risposta forse ce l'ha data proprio la tifoseria del Benfica 5 giorni fa quando, durante la semifinale di Europa League contro la Juventus, ha esposto uno striscione commuovente in memoria di quegli eroi, dimostrando solidarietà solo per essere stata la squadra contro la quale quel Torino disputò l'ultima partita. Lasciamo perdere la "solidarietà" delle tifoserie italiane che spesso e volentieri hanno usato Superga come sfottò in maniera vergognosa e torniamo a noi. Siamo così sicuri che far disputare una partita di calcio proprio del Torino nell'anniversario di quel fatidico giorno sia così deplorevole e che, al contrario, non sia il modo migliore per rendere onore a dei grandissimi calciatori, per di più in un anno nel quale la squadra granata è finalmente tornata a lottare per l'Europa?


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