martedì 15 luglio 2014

Arrivederci a Russia 2018

Il Mondiale 2014 si è concluso domenica con la vittoria della Germania lasciando un vuoto nei malati di calcio come il sottoscritto; per fortuna molte squadre sono già in ritiro e il calciomercato sta piano piano entrando nel vivo. Ma cosa ci ricorderemo di questo Mondiale? Personalmente ritengo indelebili la figuraccia della nostra nazionale con tutte le polemiche prima, durante e dopo il torneo; storica è la sconfitta dei padroni di casa del Brasile per 7-1 in semifinale. Ai miei figli racconterò di quando Van Gaal ha sostituito al minuto 121 il suo portiere, facendo entrare Krul solo per parare i rigori, ed il bello è che ha avuto pure ragione. E' stato il Mondiale della tecnologia per i gol fantasma, del primo e storico time out per le estreme condizioni climatiche; è stato anche il Mondiale della bomboletta usata dagli arbitri per indicare la distanza della barriera. Per molti è stato il Mondiale dei numeri 10 ma, anche se ritengo che i fuoriclasse si siano dati maggiormente da fare rispetto ai tornei precedenti, per me è stato il mondiale dei portieri, mai così citati, chiacchierati ed esaltati.


E' stato il Mondiale di una nazione in difficoltà economica e di un popolo che ha manifestato il proprio dissenso con molta più civiltà di quanto ci si potesse aspettare. Non sono mancati gli scandali come quello della vendita dei biglietti riservati e non ci siamo fatti mancare neppure le solite polemiche arbitrali. Non mi mancheranno per niente le telecronache sia della Rai sia di Sky con i loro jingle fastidiosi, non mi mancherà, per par condicio, neanche Gianluigi Pardo e il suo look stravagante.
Si continuerà a parlare a lungo del morso del recidivo Suarez e della classe del giovanissimo capocannoniere colombiano James Rodriguez, dell'ennesimo fallimento di Messi e del suo immeritato premio come miglior giocatore del torneo, delle divise e delle scarpette iper colorate, degli sponsor e dei ritiri non proprio blindati. Insomma si parlerà ancora per molto di questo Mondiale, perché il prossimo purtroppo sarà tra quattro anni e quindi dico: Arrivederci Coppa del Mondo, grazie di tutto, ci rivediamo in Russia nel 2018.

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