Si sono conclusi gli ottavi di finale in Brasile e venerdì, dopo due giorni di riposo si comincerà con i quarti. Sono quindi rimaste otto squadre, il gotha del calcio mondiale. Quattro compagini del vecchio continente con la sorpresa quasi annunciata Belgio e quattro del nuovo continente con la rivelazione Costa Rica.
Possiamo dire che gli scontri diretti hanno portato maggiore spettacolo; ben cinque partite sono andate ai tempi supplementari, eguagliando il record del 1938, e due addirittura ai rigori; a tal proposito mi preme sottolineare che ancora nessun penalty è stato sbagliato. Il numero dei gol continua ad essere alto così come gli arbitri proseguono nell'applicare un metro di giudizio molto permissivo, estraendo i cartellini gialli solo in casi di estrema necessità, e a volte neppure in questi.
Tra le delusioni possiamo includere i padroni di casa del Brasile che, proprio ai rigori, hanno eliminato un ottimo Cile che, assieme alla Svizzera, sono le squadre eliminate che meno lo avrebbero meritato. Entrambe hanno infatti sfiorato l'impresa cogliendo una traversa, con Pinilla i sudamericani, e un palo, con Dzemaili gli svizzeri, proprio nei minuti di recupero.
E' stato definito da molti, il Mondiale dei numeri 10, e personalmente mi sento di concordare solo dal punto di vista della classe; era infatti da anni che i fuoriclasse deludevano nelle competizioni che contano. Questa volta invece Messi e gli altri hanno inciso in maniera evidente sul passaggio del turno. Discorso a parte merita il numero 10 della Colombia, James Rodriguez, che possiamo senza dubbio premiare come il migliore del mondiale fino a questo punto, che rappresenta anche la rivelazione assoluta della manifestazione oltre ad essere solitario capocannoniere con 5 gol in quattro partite.
Venerdì si comincia con Francia Germania e poi Brasile Colombia, mentre sabato sarà il turno di Argentina Belgio e Olanda Costa Rica.
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