Oggi voglio parlarvi di una storia curiosa e per certi
versi commovente, che parla dell’amore per lo sport che amo cioè ovviamente il
calcio. Il protagonista si chiama Abou Diaby, calciatore francese attualmente
in forza all'Arsenal, che ha il poco invidiabile record di infortuni. Farsi
male 37 o 39 volte (difficile capire il numero esatto) scoraggerebbe chiunque
dal continuare a giocare, a maggior ragione se sul documento c’è scritto che
hai appena 28 anni e che tutti gli infortuni sono cominciati solo nel 2006,
ovvero dopo il passaggio dall’Auxerre alla squadra inglese. Eppure il nostro
Abou, dopo essere stato sul punto di mollare tutto nel marzo 2013 per la
rottura del crociato e nell'ottobre dello stesso anno per una ricaduta che ha
portato il suo minutaggio complessivo a meno di 1000 minuti nelle ultime 3
stagioni, ha stretto i denti e il richiamo del campo ha avuto la meglio su
tutto. Il primo spiraglio di luce l’ha intravisto l’11 maggio di quest’anno,
giorno del suo compleanno, quando è entrato dalla panchina per giocare 16
minuti contro il Norwich; da quel momento in poi per Diaby è stato un crescendo
di belle sensazioni che hanno spazzato via i cattivi pensieri.
“Qualche volta
in questi mesi il pensiero di appendere le scarpette al chiodo mi è venuta ma
poi il mio amore per il calcio ha avuto il sopravvento e mi sono reso conto che
non potevo mollare, perché sono ancora giovane e perché bisogna sempre essere
positivi”. Ecco le sue parole in una recente intervista. Inserito in entrambe
le amichevoli pre stagionali dell’Arsenal e indicato scherzosamente dai tifosi
come nuovo acquisto, insegue ora un altro obiettivo: ottenere il rinnovo del
contratto che scadrà alla fine del prossimo campionato. Incrociamo quindi le
dita per Diaby, sperando che la prossima volta che si parlerà di lui sarà per
meriti sportivi.
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