giovedì 17 luglio 2014

Il Paese delle Meraviglie

Oggi vorrei parlare di un tema a me molto caro: la denigrazione del nostro paese. L'Italia dal punto di vista culturale e del turismo è la nazione migliore al mondo, ma non è tutto qui. Se, pur essendo la nostra penisola di molto più piccola rispetto a molte potenze europee e non solo, sforniamo alcune tra le menti più brillanti del pianeta ci sarà un perché. Dal punto di vista sportivo poi è inutile parlare di tutti i nostri successi, eppure siamo i più bravi a farci bistrattare dal mondo; i primi colpevoli siamo noi stessi che denigriamo il nostro paese per qualunque motivo. Sono cosciente che siamo ben lungi dall'essere una nazione perfetta, ma se ci guardassimo attorno capiremmo di non essere così male. Le lotte intestine al nostro paese mettono poi in cattiva luce alcuni dei luoghi più splendidi del mondo; non si possono sminuire certe eccellenze criticando la popolazione o le amministrazioni del sud, perché alla fine della fiera succedono le stesse cose al nord, ma chissà perché fanno meno rumore.


Tutto questo si riflette anche nel calcio e non posso certo restare indifferente quando qualche giornale straniero mette in guardia i propri tifosi che devono venire in trasferta ad esempio a Napoli, Palermo o Roma; parlano di delinquenza e di mafia senza sapere la verità e senza ragionare sul fatto che anche nel loro paese c'è delinquenza, corruzione e degrado.


Il risultato di queste campagne denigratorie è anche che i calciatori stranieri non vogliono venire nel nostro campionato spaventati da cosa li aspetta, ma chi supera i pregiudizi, poi rimane incantato e consiglia agli amici di fare la stessa scelta. Chiaro esempio di questa situazione è Dries Mertens, calciatore belga del Napoli, che in un'intervista alla rivista Four Four Two ha dichiarato: "lo confesso, non sapevo che fosse così bella e tanto grande. Quando ero in Belgio e seppero del mio trasferimento, tutti mi dicevano che sarebbe stata una brutta esperienza, che avrei trovato una città sporca, poco organizzata, con un'architettura cadente e persone quantomeno strane. Non è così e voglio dirlo pubblicamente. Qui è tutto bellissimo, uno dei posti migliori per pensare a una vacanza. Prima, nessuno della mia famiglia immaginava di venire qui da me, adesso la mia casa è diventata un albergo. Giuro, ormai vengono in tanti, tutti da me e poi diventa difficile farli andar via".
Chissà quanti sono stati scoraggiati dai pregiudizi, quanti come Mertens sono stati messi in guardia e quanti si sono poi ricreduti. Perciò crediamo di più in noi stessi, nel nostro paese, perché se non lo facciamo noi per quale motivo dovrebbero farlo gli altri?

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